Cyclops
Get it done, guys. Get me a doctor. Stop panic. Save the world. It’s an order, not a request.
Scott era solo un bambino, la prima volta che i suoi poteri si manifestarono. Un ragazzino di 10 anni che tiene stretto suo fratello
minore, entrambi in caduta libera giù da un aereo appena distrutto. Sono passati anni da quel giorno, e Scott ha solo ricordi sbiaditi di quell’avvenimento, ma ne porta ancora i segni. Un cervello danneggiato permanentemente, che gli impedisce di controllare i suoi poteri come vorrebbe. Che lo obbliga a vivere dietro le lenti di quarzo rubino attraverso cui ha imparato a conoscere il mondo.
Scott è stato uno dei primi studenti della scuola di Charles Xavier. Uno dei primi ragazzi soldato che combattevano sotto il nome di X-Men. Battaglia dopo battaglia, il ragazzino testardo e ribelle si è trasformato in un leader per tutta la squadra, la colonna portante di un team che ha attraversato così tanti problemi da venire distrutta più e più volte.
Scott ha sempre messo i suoi compagni prima di tutto. Combattendo, fermo nelle sue convinzioni, sbagliando e sbagliando ancora nel tentativo di aiutare tutti. Non è un santo, né una brava persona. È diventato un leader che non fa altro che donare la sua vita alla causa, forse troppo assorbito da quegli ideali astratti per ricordarsi quali sono le cose realmente importanti. Ma continua ad andare avanti, passo dopo passo, errore dopo errore, portando le cicatrici di decisamente troppi fallimenti addosso, ma conservando il ricordo dei preziosi successi disseminati per la strada.
Cresciuto come un figlio per Xavier, ha preso il suo posto quando il professore non era disponibile. Non è il migliore degli insegnanti, ma è un ottimo soldato, quindi almeno una cosa la può fare, in fondo.
Nome: Scott Cognome: Summers
Età:37 Affiliazione: X-Men
|
❝ I will take care of them. ❞
Parecchio solitario e di poche parole, Scott non è esattamente il tipo di persona in grado di farsi amare da tutti. Fa molta fatica a comunicare con il prossimo, e nonostante sia estremamente bravo come leader spesso gli risulta difficile gestire i caratteri più difficili della squadra (Wolverine in particolare, un mal di testa umano che dura ormai da una vita).
Nonostante gli strati di barriere di cui si è equipaggiato durante gli anni, nasconde ancora l’animo del ragazzino pieno di ideali che per la prima volta indossò la sua divisa e uscì per combattere il male. Ma i tempi sono cambiati e la situazione dei mutanti non ha fatto che peggiorare, e tutto non ha fatto altro che corrompere sempre di più la sua idea del mondo e di come le cose andrebbero fatte. Un tempo il classico eroe rigido nei suoi ideali, oggi è molto più propenso a piegare le regole nel tentativo di ottenere qualcosa di positivo per la sua gente, cosa che gli ha portato contro molti più nemici che fan.
È una persona fondamentalmente parecchio diffidente, che si muove con cautela nei rapporti con il prossimo, cercando sempre di anticipare le mosse altrui. Una volta che si conquista la sua fiducia, però, è possibile intravedere quel lato più morbido, il ragazzino pieno di dubbi che vive dietro le barriere, ma che in nessun modo si fa raggiungere dagli altri.
Ha molti problemi a comunicare con gli altri verbalmente, mentre riesce ad essere un poco più eloquente nello scritto. In ogni caso, fa molta fatica a far passare i messaggi che desidera passare dalla sua testa al mondo esterno, motivo per cui molti hanno smesso di fidarsi di lui quando ha cominciato a fare cose meno immediatamente comprensibili.
|