Half Russian, Half American, French Higher-Schools
Segni particolari: un tatuaggio sull’anulare destro, che recita 209, e un segreto da scoprire
BACKGROUND
The Ravishing Russian
Nell’estate del 1987 a Mosca, la compagnia "Ballet From Russia" portava in scena, a Miami uno dei balletti più conosciuti del coreografo Mikhail Fokin, "Bluebeard", con le musiche di Jacques Offenbach. L’étoile era una giovanissima danzatrice, Nina Vislova, di una grazia e di una bellezza talmente fuori dal comune, che, addirittura, riuscirono a catturare l’attenzione del giovane rampollo della finanza dell’East Coast, Peter "Pete" Dunn. Pare che, durante il buffet dopo lo spettacolo smise addirittura di controllare il suo portafoglio azionario al telefono con la sua assistente attraverso un vecchio Nokia Cityman per dedicarsi a quella creatura così lontana dalle donne che aveva frequentato fino ad allora senza troppa convizione: eterea, sottile, una creatura di un’altra galassia. La morsa della Guerra Fredda si stava allentando appena, e gli investimenti Di Pete Dunn in una società di sicurezza informatica per banche e aziende stavano dando i loro frutti: si sposano con una cerimonia da copertina qualche anno più tardi, nel 1989. Un matrimonio sulla scia dell’entusiasmo e dell’innamoramento, di quelli che sono destinati a fallire dolorosamente e miseramente. E, d’altronde, cosa aspettarsi da un cinico narcisista che sposa un bocconcino anoressico che non parla bene inglese, la costringe a lasciare la Russia e la danza e la chiude in un castello d’oro e diamanti? Niente di buono, esatto.
Daddy’s Girl
Qualche anno di matrimonio, centinaia di tentativi e due acquisizioni più tardi l’impero Dunn cresceva ma la pancia di Nina no, e la E-Security non aveva ancora un erede al trono: fu così che la coppia, già tanto litigiosa e sfilacciata, decide di fare ciò che tutte le coppie ricchissime e in crisi fanno: acquistare un bambino. Una bambina, in questo caso. Bionda, russa e con molte poche domande da parte dell’orfanotrofio di Volvograd a fronte, letteralmente, di una valigia di dollari, tantomeno nel 1993. Era stato l’unico desiderio di Nina, una bambina biondissima e russa con la quale parlare nella sua lingua madre. E Pete, magnanimo, l’aveva accontentata, tornando a casa con questo fagottino di 9 mesi, bellissima, dalla pelle di porcellana, che già faceva i capricci e che, per uno strano scherzo del destino o per il rotolo di contanti, era addirittura priva del certificato di nascita. Così, Lana faceva il suo ingresso nel jet-set della Florida, con visite mediche in una lussuosissima clinica privata di Jacksonville e registrazione all’anagrafe della stessa città. Ciao Madre Russia, benvenuta Madre America, hai un’altra figlia dalla parte fortunata della barricata.
Camera sua, nella penthouse megagalattica vista oceano, era arredata come un castello rosa e fatato, e Lana vive i suoi primi anni così: viziata principessina di un papà geloso e possessivo sempre in viaggio per lavoro, con tate abituate a lasciargliele tutte vinte e quegli occhioni azzurri già affilati come un’arma.
"I was freakishly ambitious. I didn’t want to be a child. I wanted my own flat, to work and be a grown up".
"Sono una donna dissoluta, sì, perché voglio usare il sesso come mezzo per trovare quello che tutti cercano: conferme, piacere, autostima e in definitiva amore, affetto, che c’è di patologico in questo? Se volete mettermi un nome fate pure, non mi importa! Ma sappiate che ciò che io sono in realtà è una nereide, una driade, una ninfa, semplicemente!"
"Ehi gente, sta arrivando qui un angelo, uno di quelli che se ti capita di vedere una volta in un posto come questo è una botta di culo enorme. Due invece sono un miracolo. Intesi? Non fate i cazzoni, tenete le bocche chiuse e riempitele di birra"
// Un po’ di Lana in off:
- NO STALKING, keep calm e rilassatevi, prima o poi vi rispondo ma la player ha una vita fuori e qualche casino, per cui per avere a che fare con lei la parola chiave è tranquillità
- PARLATEMI pure con educazione di tutto, non mordo, purché ci sia rispetto.
- NO PLAYER TOSSICI, NO SESSO VIRTUALE
- Preferisce personaggi con un bg interessante, una trama che abbia senso, conoscenza dell’italiano e role in terza persona
- Purtroppo le sole role hot, intese in senso di atto sessuale, la annoiano, quindi se si cerca di tenere alta l’attenzione mescolando sapientemente il tutto è meglio
- NON HA PROBLEMI COL DIRTY TALKING e con le scene spinte, purché teniate conto che ruolare significa simulare la vita reale, quindi se non ci siamo mai scambiati due parole non uscitevene con gif porno, grazie
- ABBIATE QUALCOSA (ALTRO) DA DIRE: chi gioca con Lana sa quanto cerchi di essere ricca e interessante, o quanto meno originale, quindi preferisco ruolare con chi fa lo stesso.
- SE VOLETE ANDARE VIA e smettere la role, per favore, avvisate.
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