Adrian Odesseiron nacque a Port Royal, figlio di un ricco mercante e di sua moglie, una donna molto bella ed intelligente.
Quando Adrian aveva sedici anni, entrambi i genitori vennero assassinati per ordine di una cabala di mercanti rivali.
Adrian, non appena si riprese dal trauma della loro morte, viaggiò in lungo e in largo insieme con il suo mentore ed insegnante di magia per trovare assassini prezzolati abbastanza bravi da riuscire a vendicare la morte dei suoi genitori, cosa che gli riuscì, anche se a prezzo di una gran parte del suo patrimonio (il che gli valse però alcuni contatti con gilde di Assassini che in futuro gli potrebbero tornare preziosi).
Il lutto subito influì senza dubbio sulla sua psicologia, esasperando le sue tendenze asociali, come pure influì l’appassionata ricerca della sua vendetta, a seguito della quale, per qualche anno, coltivo l’effimero desiderio di proseguire nell’attività commerciale del padre.
Tuttavia, questo tentativo non ebbe successo: Adrian era un mago, infatti, non un mercante. A parte l’abilità di raggirare, egli mancava del tutto di spirito imprenditoriale: finiva, cioè, per comprare a molto e rivendere a poco, e non sapeva cogliere le occasioni.
Ogni nuovo affare, quindi, invece che arricchirlo, si rivelava una perdita, portandolo alla necessità di alienare, via via, tutte le partecipazioni commerciali residue e le proprietà di famiglia, per far fronte ai debiti stipulati.
Alla fine, ritenendo che il tenore di vita della capitale fosse troppo dispendioso, decise di limitare le proprie spese prendendo una casa ai margini della palude dei Troll. In quel luogo, pensava lui, non avrebbe potuto dilapidare i suoi pochi soldi rimasti in prostitute o abiti costosi.
Abitare in quel luogo, per lui, fu una sorta di auto-punizione per l’incapacità di seguire le orme paterne.
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