cerimonia dello smistamento: e il mio nome venne scandito bene "vladimir madden". con passo incerto mi diressi verso la sedia per accomodarmi. e il cappello parlante venne poggiato sul mio capo.
"oh, chi abbiamo qui? o meglio, che testa abbiamo qui! uhm...sei pieno di fantasia e creatività. ma sei anche leale, coraggioso, onesto e fedele. ma non sei per nulla babbeo e hai molta saggezza in te. ma nonostante ciò ti senti poco apprezzato, come se in qualche modo sia sempre colpa tua. insicuro e con scarsa autostima eh ragazzo?! beh, allora credo che troverai la tua strada in...serpeverde!". dal tavolo della mia casa si levò un boato accompagnato da forti applausi. sul mio volto un sorriso talmente grande da sentirmi le labbra come screpolate. ero lì, avrei fatto parte di quella casa a me tanto cara. e sapevo che non avrei potuto stare in nessun’altra casa. quella era la mia casa.