ha il corpo asciutto come taluni dolori aridi di lacrime,
impregnato di una vitalità arrogante e fiera, intessuta
nella trama della cute dolcemente brunita, esondante
nei bordi affilati della geometria corporea, scultura di
impeccabile estro nel rimembrare l`eleganza sublime
e armoniosa della donna giacente sotto la maschera
di carne, ossa e misandria - splendono di incanto e
ferocia gli occhi verdi, custodi di infiniti mondi e segreti
e l`abisso bollente delle pupille, dove l`indomita belva
ringhia, azzanna, mai sazia o pietosa;
è governata da contrasti brutali ed istinti violenti, che
riemergono nell`aspetto e nei modi, nelle azioni e nei
pensieri: il tumulto pulsante della natura la contamina
fino al midollo, eccedendo in una femminilità selvatica,
recante gli aromi vivi della terra, del sangue e del sole.
in lei, caos e letizia si amalgamano inesorabilmente,
senza occhio alcuno alla stechiometria, in una miscela
imprevedibile ed inenarrabile quanto la poesia innata
all`enigma dei suoi improvvisi e scaltri sorrisi.
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