la neve cominciò a cadere. allora, anche l’inferno aveva qualcosa di bello. "deve aver nevicato per tutta la notte, perché la neve ha ricoperto il terreno. probabilmente è un metro di neve!", dissi. ma il tizio delle brutte parole mi guardò male come a dire "smettila di dire cazzate". e lo capivo benissimo. delle volte, facevo persino io stesso fatica a sopportare i miei stupidi pensieri.
(i ricordi di un sopravvissuto)
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noach godebski,nato a danzica nel 1920.
la mia storia? triste.
1943. inferno. |
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certi vennero presi perché diversi, certi perché erano oppositori, altri perché erano profanatori di razzi, altri perché erano nati con la religione sbagliata.
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non credo che l’inferno possa essere tanto peggio. questo posto è già l’inferno. ma se dovesse esisterne un altro al di sotto dei nostri miseri piedi allora prego! portatemi lì. perché qui io brucio. |
era una città bellissima. e lo è ancora. ma quella parte, ogni volta che la vedo, è un dolore indelebile. un dolore talmente forte che se mi conficcassero in gola un ferro ardente, non sentirei nulla.
volevo diventare un medico. ma ero sbagliato. io non potevo studiare. io ero nessuno. mi hanno strappato la vita, la famiglia, la dignità. ma il pensiero, quello no. ero ancora in grado di pensare. questo loro non lo sapevano. poi un giorno tutto finì. non riuscii a trovare la mia famiglia. mia sorella, mio fratello, i miei genitori, nessuno. così me ne andai in america. nel 1946, a causa di un incidente, venni trasformato in vampiro. così eccomi qui! 95 anni suonati e senza una ruga! per sempre 26 anni.
ora vivo in canada con la famiglia che mi ha salvato la vita. |
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