I Forsea erano una ricca famiglia di mercanti che segretamente aiutavano la Resistenza contrabbandando armi e piani segreti Imperali durante la Guerra Civile Galattica. Era un doppio gioco molto rischioso che però svolgevano con onore, felici di servire ad uno scopo più grande, liberare la galassia dallo stretto giogo Imperiale.
Una delle fortune delle loro attività fu quella di conoscere di persona i gemelli Skywalker, poter stringere loro la mano, come agli altri eroi che portarono la pace su molti pianeti. Queste conoscenze le sfruttarono diversi anni dopo la nascita della loro unica figlia, Leeloo.
Venne alla luce a Republic City, su Hosnian Prime, anche se la maggior parte della sua infanzia la passò sulle rotte commerciali, sulla grossa nave cargo della famiglia, con suo padre che la istruì su tutto. Le insegnò a leggere e scrivere il basic in tenera età, a comprendere le lingue aliene più diffuse, a far di conto, le basi della scienza e della fisica, ma soprattutto a pilotare e a saper gestire una nave.
Leeloo quindi dimostrò fin da bambina di essere sveglia e capace, ma i suoi genitori decisero di farla esaminare dal saggio Maestro Jedi per le doti che dimostrò dopo che suo padre le diede mano un piccolo blaster e le insegnò a difendersi. Aveva appena tredici anni e non appena prese in mano l’arma, avendone subito capito il funzionamento, si dimostrò molto abile nel centrare ogni bersaglio che le veniva sottoposto.
La Forza scorreva in lei, il Maestro Jedi aveva sentito qualcosa nella piccola Leeloo, che ancora era appena una ragazzina. Timida e taciturna non fu molto felice di lasciare la sua famiglia per seguire l’addestramento Jedi, ma si sforzò di farlo, per rendere orgogliosi i suoi genitori che vedevano in tutto quello un grande onore.
Non si separò mai dal blaster che le aveva regalo sua padre tempo prima, nemmeno quando si unì a tutti gli effetti a quella comunità. Fu li che conobbe Ben Solo e gli altri padawan che per la maggior parte erano più grandi di lei ed insieme a loro condivise gran parte degli allenamenti.
Lo ricorda come il periodo più frustrante della sua vita. Gli allenamenti più fisici per lei non erano un problema, era veloce e resistente, agile e scattante, ma non riusciva a trarre grande forza dalla pacifica e silenziosa meditazione ne riusciva ad incanalare la Forza nei stupidi esercizi che le venivano affidati. Non aveva la ben che minima pazienza, non riusciva a comprendere la finalità di tali compiti ma nei momenti di peggiore crisi cercava di prendere ad esempio il più bravo fra i padawan: Ben Solo.
Tentava di imitarlo quando qualcosa non le riusciva e fu l’unico con il quale si aprì un po’ di più, l’unico che sapeva dei suoi dubbi riguardo a quel percorso nel Lato Chiaro... Così quando lui stesso iniziò a dubitare degli intenti di suo zio, Leeloo divenne sempre più confusa, tanto dal seguire Ben dopo che distrusse il tempio Jedi.
Leeloo Forsea era ormai diventata una giovane donna capace di badare a se stesse, prendere da sola le proprie decisioni, senza più un legame familiare vero e proprio, nemmeno il senso di fratellanza che si era creato tra gli altri apprendisti Jedi. Seguire Ben, che nel frattempo era diventato Kylo, apprendista del potente Leader Supremo Snoke e Maestro dei Cavalieri di Ren, fu secondo lei la decisione più saggia visto che era l’unica persona di cui ormai si fidava e nella quale confidava.
Lo seguì fino a diventare lei stessa un Cavaliere di Ren, prendendo il nome di Kuruk, diventando uno dei seguaci più fedeli del giovane e potente Sith.