Questa è la mia storia e, allerta spoiler, non è una storia felice e non finisce esattamente bene, perciò... Siate preparati! Sono nata nel 1800 in un piccolo villaggio dalle parti del Michigan. Il villaggio in cui sono nata era un villaggio di streghe e stregoni, erano una comunità, una congrega. Nei primi anni della mia vita tutto sembrò andare per il meglio: i miei genitori mi amavano, i membri anziani della congrega mi adoravano e tutti credevano che un giorno sarei stata una leader. Ma qui il sogno si infrange. Crescendo mi sono resa conto di non possedere la magia nel mio sangue, certo ero in grado di manipolarla, ma non ne avevo di mia, ero ciò che la mia gente definiva "un parassita" perchè avevo bisogno di "rubare" la magia dagli altri o dall’ambiente che mi circondava. L’unico a sapere questa verità sul mio conto era mio fratello, Dominic, che custodiva il segreto e mi cedeva la sua magia quando eravamo soli così che in pubblico io potessi effettuare incantesimi senza destare alcun sospetto, ma alla fine nonostante l’aiuto di Dom e i sotterfugi la verità venne a galla. Fui disconosciuta dai miei genitori e cacciata di casa e fui disconosciuta dalla congrega che mi esiliò. Nessuno si oppose, solo Dominic, ma venne ignorato. A quel tempo avevo solo 16 anni e mi ritrovai a dover vivere per strada, senza magia, senza protezione, senza niente e nessuno. Non era facile essere una donna in quell’epoca, certo non lo è nemmeno adesso, ma a quei tempi gli uomini non venivano punti per gli abusi che esercitavano sulle donne, soprattutto se si trattava di povere e sporche vagabonde. Dopo un anno di vagabondaggi e sofferenze, una donna mi accolse in casa sua. Non sapevo quale il suo nome fosse, la chiamavo La Dama bianca a causa della sua pelle pallida e della sua mani per gli abiti bianchi. Ero restia a fidarmi di lei, dopo tutto ciò che avevo subito, ma alla fine lei mi indusse a fidarmi: mi diede una casa, mi diede affetto, comprensione... e mi rivelò la sua vera natura. Lei era un vampiro ed era in grado di trasformare anche a me e rendermi invincibile perchè sapeva anche che tipo di strega io fossi e mi disse che fossi diventata un vampiro sarei stata in grado di mantenere i miei poteri e di usarli attingendo alla magia del vampirismo. Così mi trasformò e mi educò. Nel 1820 feci ritorno al villaggio che ospitava la mia famiglia e la mia congrega e dopo aver messo in salvo mio fratello, li uccisi tutti: gli anziani, i giovani, i bambini e i miei genitori. Diedi alle fiamme le loro case e mi nutrii del loro sangue, lasciai per ultimi i miei genitori: mi implorarono, chiesero pietà, chiesero il mio perdono, si pentirono... ed io risi, risi mentre loro piagnucolavano e strappai ad entrambi il cuore. Divori i loro cuori seduta sugli scalini anneriti della loro casa, di quella che era stata la mia casa. Nel 1830 trasformai anche mio fratello in un vampiro e anche se non viviamo insieme e non sempre lui condivide le mie scelte e le mie azioni, c’è sempre per me. E’ l’unica persona che amo sulla faccia della terra.