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PROFILO INATTIVO (dal 2015-08-27)
Grado Junior

GDR: Free Gdr

Categoria: Umani


Ryurik (Рюрик)Volkov

It’s easier to run Replacing
this pain with something numb It’s so much
easier to go Than face all this pain here all alone.


ㄨTrovavo la vita del tutto priva di interessi; e questo avveniva specialmente quando lavoravo otto o dodici ore al giorno. E la maggior parte degli uomini lavora otto ore al giorno almeno cinque giorni la settimana. E neanche loro amano la vita. Non c’è ragione per uno che lavora otto ore al giorno di amare la vita, perché è uno sconfitto. Si dorme otto ore, si lavoro otto ore, si va avanti e indietro, tutte le piccole cose che si hanno da fare. [...] Come si può amare la vita se si vive soltanto un’ora e mezzo al giorno e si buttano via tutte le altre ore? E questo è quello che ho fatto per tutta la vita. E non l’ho amato. Credo che chiunque lo ami sia un grande idiota. Non c’è modo di poter amare questo genere di vita.

e siamo come pirana che hanno visto carne umana.






ㄨask me.{goodnessinhell.
è triste da sentire però qua non si resiste e in più so che ora esiste solo un modo per riuscirci, consiste nel ridarti la merda che vieni ad offrirci! e come puoi sentirci se manco ci vedi? e cosa cazzo vuoi capirci se nemmeno poi ci credi? siamo ancora in piedi stesso sangue sul quaderno - burn baby burn questo è disco inferno viene da dentro il centro è all’interno confermo sta merda non la impari sullo schermo.

siamo come cani sciolti ma senza branco. allo sbaraglio.

Era bello. Quella bellezza che però porta la pesantezza della vita addosso. Trascinava i piedi, le cuffie con la musica al massimo nelle orecchie. Camminava così, guardando avanti. Senza dar cura agli sguardi delle persone dovuti ai suoi parecchi tatuaggi. Tatuaggi che erano simbolo della sua esistenza su questa terra. Segni indelebili sulla pelle, quasi per sbeffeggiare "quel qualcuno", ammesso che ci sia. Per dimostrare che anche lui esiste, nonostante quella pesantezza sulle spalle, camminava dritto, fiero. Ma i piedi strisciavano, stanchi, ma andavano pur sempre avanti, non mollavano.

e se non sai dove collocarmi,
mettimi pure tra quelli con gli sbagli.
gli sbagli però, di chi ha raggiunto i traguardi.


memories - 13’ January, 1957.



 

 

 

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