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Quel che penso non è quello che vedo. Ma non impreco sul cielo se non finisco a trent’anni a dare fuoco al vangelo. Il peso delle azioni lo si sente che è a gravità zero. Dimmi dove siamo messi e perché. Se delle volte scendo a compromessi e perdo una parte di me.>Se i miei interessi e i miei bisogni sono il giorno e la notte ma senza gli uni non si vive, senza gli altri non si dorme. Come posso cercare una conferma? Le mie paure sono ombre ma è la luce della mia coscienza a dargli delle forme.Loro sono profonde e io non prendo le distanze. Ma come combatto un nemico che non ha sembianze? Cento passi da qui fino agli scheletri dentro l’armadio.

deadrose

Alina

Lecskevich.

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Tu lo sai chi sono? Io no, oggi no, non so più quale sia il mio ruolo. E non ti scrivo per rispetto o perché è sono troppo buona, ma ostaggio nell’abbandono. Se ti immagino, e se ci immagino insieme, il cuore perde un battito. Per morire basta un attimo invece, il difficile è vivere sapendo che non succede. E spero che tu ritorni, che tutto torna come una volta e ne rideremo come una volta, la mia testa si ostina a correre, coì forte che la penna la deve rincorrere.