Emma Anderson Gdr: The Vampire Diaries, The Originals and Legacies Gentilezza, forza, potenza, intraprendenza. E’ questo che vuol dire il suo nome: Emma. Emma Anderson, per la precisione. Discendente da una famiglia di streghe e stregoni, Emma ha avuto a che fare con la magia sin dai primi giorni di vita.
La sua è sempre stata una famiglia molto caotica e movimentata, ma soprattutto unita: l’amore in quella casa non è mai mancato, potevano contare l’uno sull’altro... almeno fino a quel giorno. Emma non potrebbe mai dimenticare il giorno in cui i suoi genitori sono usciti di casa, senza mai più tornare indietro. "Incidente d’auto", avevano detto, ma la ragazza ha sempre sospettato che ci fosse qualcosa di più sotto, senza mai scoprire davvero cosa.
Aveva solo 13 anni quando il mondo le è crollato completamente addosso, nulla poteva più avere un senso, tutta la sua forza, che il suo stesso nome rivendica, è stata completamente disintegrata in pochi istanti.
Da allora ha vissuto con sua zia Sophia, che ha continuato ad insegnarle tutto ciò che sapeva sulla magia al posto dei suoi genitori.
 
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Emma non ha mai avuto tanti amici, non riusciva a socializzare con le persone che la circondavano e che frequentavano la sua scuola, essendo troppo diversi da lei, non potevano davvero capirla.
A 15 anni si è trasferita a Mystic falls con sua zia ed è qui che ha trovato il suo posto: La scuola Salvatore, un posto davvero speciale per persone speciali, proprio come Emma. Finalmente la ragazza riesce a trovare un posto in cui può sentirsi a casa ed essere se stessa, eppure non completamente. Nessuno è mai riuscita a farla aprire completamente. La perdita dei suoi genitori è ancora viva nel profondo del suo cuore e non è altro che una ferita cicatrizzata male. Grafica by #sosgdr
2020-05-08 |
La prima volta che Emma usò la magia aveva a mala pena un anno. Si trovava al parco con i suoi genitori, la piccola era nel suo bellissimo passeggino. Ava, sua madre, ha iniziato a giocare con sua figlia, facendole delle smorfie e provocandola con il suo giocattolino rumoroso. E in quel momento, la piccola Emma, presa dalla felicità, fece alzare il passeggino di qualche centimetro dal suolo. Fortunatamente durò pochi secondi e c’erano poche persone lì vicino quindi nessuno se ne accorse.
I due genitori si guardarono sorridendo, fieri della loro bambina, così piccola eppure così potente. |
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