Dave Mitria Gdr: Free Gdr (vm18) - La città del peccato Se vuoi il peccato, vuoi me.
Ci sono persone, che passano un intera vita a dubitare perfino che certe cose esistano, altre lo scoprono per caso, si tratta di occulto, si potrebbe definire ciò che è il male. Forse non sarà potente come altri principi demoni ne si nutre di anime come fanno molti altri, ma lui, reputa proprio questa la sua forza.
Figlio di un demone minore ed una succube si nutre del peccato degli uomini, che sia gola, accidia, lussuria, o un’altro dei sette peccati capitali quello che lui fa è semplicemente stimolarla, alimentarla come se gettasse benzina in un incendio, oltre a poter aumentare le sensazioni provate da quelle che lui reputa le sue vittime.
Il suo è un male indiretto, impunito per via del libero arbitrio, scarabocchia nel grande disegno del destino.
L’unica cosa che gli serve è leggere il desiderio delle persone che incontra, se conosci cosa una persona desidera sei in grado di farle fare le cose più indicibili, ti basta solo indicargli la strada per ottenerla e trarne profitto.
La sua discendenza gli ha offerto comunque un fisico possente e scolpito, alto 1,97 per 99 kg occhi azzurri e lunghi capelli biondi, ed un’abbondanza di centimetri nel punto giusto forse per la sua discendenza dalla succube. Amante del lusso, dell’arte e degli agi, ha avuto tutto il tempo di intraprendere diverse attività, alcune legali, altre meno nel corso dei secoli. Continua ad amare l’umanità intera, che vede un po come il suo parco divertimenti personale.
Ha una passione particolare per le ragazze ingenue, pure in quanto stimolare il peccato e la perversione in chi ne è privo è una vittoria ancora più schiacciante, ma non disdegna chi è già padrone del proprio peccato e ha bisogno solo di una spinta in più.
Lui è il peccato, e si può arrivare ad un punto in cui non è più una persona ad aver peccato, ma il peccato a possedere interamente una persona.
//: Posso adattarmi a diversi stili di gioco (prima persona, terza, post brevi, post corti, narrativa snella o narrativa dettagliata basta saperlo.)
 
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"Il desiderio è il motore del mondo."
"Se desideri il peccato, allora vuoi me, se hai già peccato, allora sei già stata mia"
"Esistono piaceri troppo deliziosi per poterne fare a meno"
"Il peccato è un arte, io sono l’artista" Grafica by #sosgdr
2020-01-25 |
Alterego : Evan Cooper
Evan appare come una persona che ama l’eleganza ed il lusso, dalla battuta facile anche se non sempre brillante. Laureato in psicologia con un master in linguaggio non verbale e sociologia sta da poco terminando la sua ultima specializzazione riguardante l’ipnosi e il significato dei sogni.
Dietro i suoi modi gentili e la cura della sua persona nasconde un animo da manipolatore, adora le ragazze giovani, adora corrompere l’innocenza e si pone come manipolatore dato che questo gli permette di usare la propria fantasia come meglio crede solitamente scavando nelle perversioni della sua partner e lavorando con pazienza per farne sorgere di nuove.
Nonostante questo, a suo modo, si affeziona realmente alle persone che lo circondano, non negando una mano d’aiuto se gli viene chiesto e se la cosa non porta ad un approfittarsi di lui.
Secoli addietro, era un semplice ragazzo, dotato un una grande empatia, riusciva a vedere cosa una persona poteva essere anche se la vita le portava distanti dal loro stesso io, le portava a vivere una vita che non rispecchiava chi erano lui riusciva in qualche modo a guidarli verso una crescita. La crescita lo rese sempre più solo e amareggiato, non capivano, si arrendevano, troppo pochi riuscivano ad essere veramente loro stessi, pensava di riuscire a non cambiare lui stesso ma lentamente si rese conto di come un cambiamento era necessario, o non avrebbe mai ottenuto quel che voleva. Probabilmente sarebbe morto fedele ai propri principi se non fosse stato trasformato in vampiro. Una benedizione si potrebbe dire, ma che nei secoli lo trasformo nel manipolatore che è oggi, mantenendo un briciolo del suo passato come il fatto di proteggere le persone a lui vicine, ma per il resto, vede gli altri come delle pedine condannate dal libero arbitrio convinto di sapere lui cosa sia meglio per loro, o cosa sia meglio che loro siano per lui. |
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