L’orgoglio non ha niente di proprio; altro non è che il nome dato all’anima che divora s’è stessa. Quando questa sconcertante perversione dell’amore ha dato il suo frutto, essa porta ormai un altro nome, più ricco di senso, sostanziale: odio.
Sai è facile quando non hai niente... Perchè non ti possono portare via più nulla.
La nebbia mobile, simile al fumo della guerra, pendeva al di sopra, inghiottiva un hangar, la baracca del radar gli apparecchi, per abbandonarli poi un poco alla volta pezzo per pezzo, scoloriti, nere carogne in un deserto bianco.