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LegolasThranduilion
PROFILO INATTIVO (dal 2023-07-19)
Grado Junior

GDR: Il Signore degli Anelli Free

Categoria: Elfi


Legolas : « Amico mio, credo proprio che il male non cesserà da un momento all’altro. Dopotutto: l’anello del potere per quanto andrà avanti quel piccolo Hobbit? »
esordì dopo un lungo silenzio riempito solo dai rumori esterni, cui pioggia, vociare di persone che camminano lungo i viali e il trottare dei cavalli. Sospira il Sindar.
Aragorn: « Legolas, non preoccuparti, qui nessuno sta cercando una scusa per lasciare in pericolo il nostro coraggioso Frodo. Volevamo solo assicurarci che tutto sia apposto.» Sorrise, L’Aragorn con fare premuroso, lasciando uscire dalle narici un leggero sospiro di sicurezza e orgoglio, sapendo benissimo che il mezz’uomo non si sarebbe lasciato trascinare facilmente. Gli altri Hobbit avevano voluto inseguirlo, e così anche il resto della compagnia, ma prima della partenza c’era ben altro a cui pensare. L’uomo dentro di sé sentiva che era la strada giusta.
Era seduto su uno sgabello di legno basso, con addosso il suo solito mantello che lo nascondeva dinanzi a sguardi indiscreti, e in bocca teneva sempre quella pipa accesa. Eppure, continuava a pensare a tutto quanto il resto.
C’era da esserne ammirati: non era la prima volta che i due eseguivano la missione della vita.
« Sauron sa che ci stiamo muovendo, Legolas. » profanò, abbastanza teso al sol pensiero. « Ci procurerà solo dei brutti segni.»
In risposta, l’uomo iniziò fumare velocemente.
Legolas: L’elfo per qualche attimo fece spallucce e si guardò alcuni istanti attorno a sé; il fuoco scoppiettava rumorosamente, il calore del fuoco gli aveva scaldato le ossa, rilassante, armonioso, mentre quegli occhioni azzurri osservarono di tanto in tanto il fumo della pipa evaporare. La tunica che indossava era elegante, vedendo il fodero vuoto in cui aveva poggiato la spada sul tavolo per affilarla meglio, ed era lucida alla perfezione. Era davvero doloroso avere il pensiero di dire addio a quel confort, anche se non per forza per sempre. Tutto sembrava davvero uno assurdo scherzo e qualcosa di simile. Legolas aveva dimenticato fin troppo tempo lontano che cosa significasse la paura; anche se bisognava veramente ammettere quanto possa essere orgoglioso. Aveva visto quel piccolo ma enorme maligno anello, e Gimli aveva tentato di distruggerlo con un colpo della sua ascia senza riscuotere successo.
« Mi domando perché esiste il dolore..» disse con malinconia.
« Perché esiste il male?» Una domanda, ma decisamente non ricevette nessuna risposta a riguardo - una insicurezza, invece, trasalì nella mente del Sindar. Non avrebbe potuto crederci che un Hobbit cosi piccolo fosse pieno di coraggio, dovendo sopportare quel fardello, segnato dal dolore che Bilbo Baggins aveva trascinato dietro alle sue spalle. Per tutti questi anni Bilbo Baggins era stato molto bravo a nasconder quel segreto, Gandalf era stato altrettanto bravo a scoprirlo. Ma nella Terra di Mezzo il male non cessava di smettere… e così Re Elrond si prese la briga di riunire le varie razze.
Gli Elfi furono i primi a raggiungere Gran Burrone, ormai annusando il pericolo che avrebbero potuto cogliere.
Piccoli ma profondi pensieri giunsero nella testa di ognuno di loro, attorno anche la tensione, la paura di fallire in quella missione.
Legolas, aveva subito provato un forte senso di nausea non appena vide quell’anello, figuriamoci cosa sarebbe potuto essere per quella persona piccola.
Aragorn aveva ascoltato queste parole con molta attenzione, al rimanendo in qualche modo impassibile, non riuscendo nemmeno lui a trovare una degna risposta ai suoi pensieri. Il male era vasto e così sarebbe continuato sino alla sconfitta dell’Anello del Potere.
Aragorn: Ci fu un lungo attimo di silenzio che non sapeva spiegare, riflettendo in quanto poteva, come sempre, osservando di tanto in tanto i passi lenti dell’amico Elfico.
Era impossibile, invece, ma nei suoi occhi qualcosa era cambiato.
Sarebbe finito tutto cosi male?
A quella sua affermazione, però, scosse fiducioso il capo e tornò a parlare con la sua proverbiale sincerità. « Tuttavia, amico mio, sono così sicuro che il male cesserà prima o poi. Frodo non ci tradirà, è solo bisogno di speranza. »
Gli sorrise con estrema dolcezza. Era chiaro che nemmeno lui sapesse cosa sarebbe successo d’ora in poi, anche se, con cortesia, dinanzi allo sguardo della compagnia riferì il resto - lui era premuroso l’idea annunziata, d’altronde la speranza è l’ultima a dover morire.

 

 

 

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