Nome: Katy Ambrosia Gengis Burns
Soprannome: Alex
Trans
Età: 30 anni
Altezza: 175 cm
Peso: 61 kg
Impiego: Guardia

Background:
L’arrivo di un bimbo è sempre un momento di grande gioia in una coppia, condito di auguri, regali e visite di parenti e amici. Tutta diversa la nascita di Katy Ambrosia Gengis Burns. La madre fisiologica non l’ha mai conosciuta, una schiava rapita in un raid in qualche povero accampamento disperso sulla costa, di quelli lambiti dalle radiazioni a sufficienza da renderli poveri e incapaci di difendersi, ma non troppo da pregiudicare l’aspetto e la capacità di concepire delle sue donne. Rapita dall’altra madre, quella violenta, dominatrice, barbara. Hannah Klara Gengis Burns. La signora della guerra più temuta di tutta la regione, a comando di un gruppo di almeno duecento violentissime seguaci, principalmente tranessuali ma con alcune piacevoli eccezioni femminili nella loro barbarie. A cavallo delle moto solcano la pianura desolata di villaggio in villaggio, rubando, uccidendo e violentando. Violentando appunto, ecco la dolce storia del concepimento. Questa schiava però doveva essere molto bella, o molto accondiscendente, perchè la Signora Hannah ha deciso di prenderla e portarla con se sulla sua moto per un po’, fino a quando non è nata Katy almeno. Il nome di sua nonna, come dice la tradizione, un nome antico e Gengis, perchè in fondo non ci facciamo mancare niente a barbarie. Una piccola che nasce già con la mutazione. Dolce e femminile nell’aspetto, del tutto barbara nel carattere. Viene allevata con i modi dell’orda di motocicliste, a dieci anni sa già sparare, a undici la prima esecuzione. In quel momento le viene dato il suo nome di battaglia: Alex. Le riesce bene il ruolo di barbara delle steppe: cresce in fretta e a soli tredici anni nota una prigioniera fuggire dalle gabbie. La insegue per ore, la raggiunge e la riporta indietro. E’ molto bella e non vuole che se ne vada dal campo, vuole tenerla vicina. Scoperta la fuga però, la madre la fa sgozzare di fronte ai suoi occhi ed il mondo di Alex inizia ad incrinarsi. Il suo cervellino non sembra pronto per quello a cui è destinato a fare il corpo. Viene a sapere del transerotica a quindici anni, quindi decide di scappare dalla tribù. Ruba una moto e, da sola, tenta l’assalto al treno. Un piano ben congegnato, così come le gravi ferite riportate dalle difese automatiche. Viene messa in cella ed interrogata. Spiega la sua storia, dice tutto della tribù di sua madre e delle sue abitudini, permettendo al treno di evitare un’imboscata da quest’orda affamata di sangue. Così la capotreno decide di liberarla se Alex si impegnerà a difendere il transerotica e comportarsi come una perfetta passeggera...