NOME:
Stepphonielik Christobrynclies Daesmasitan Frosbin
Ma siccome i mortali non sono in grado di pronunciare il suo nome completo, da un paio di secoli a questa parte ha cominciato a farsi chiamare Steve

PROFESSIONE:
Mietitore
Da molti secoli, ormai, lavora per la morte con il compito di mietere le anime dei defunti.
Non dirà mai a nessuno ciò che accade alle anime una volta raccolte, ma può concedere ai defunti degli accordi che permettono loro di restare sotto forma di spirito nel mondo dei vivi ed interagire con esso, in cambio di altre anime da mietere

DATE:
Nato nel 1192 d.C.
Morto nel 1259 d.C.
Essendo ufficialmente deceduto, può essere visto solo da morti, non morti e da coloro che hanno il potere di vedere gli spiriti dei defunti, a meno che non sia lui stesso a decidere di rendersi visibile anche ai comuni mortali

STRUMENTI DEL MESTIERE:
Falce: si tratta di una grossa falce affilata, posta su un lunghissimo bastone. Essa ha il potere di uccidere sia i viventi che i non morti, e di raccogliere le anime dei defunti
Orologio: una versione un po’ più moderna della clessidra, i cui granelli di sabbia continuano a cadere finché non giunge il momento in cui una vita umana ha termine. In questa versione più evoluta, appare come un vecchissimo orologio da taschino, tenuto in una tasca interna della giacca e legato ad essa con una catenella. Premendo un bottone sulla cima, si apre lo sportellino che protegge il quadrante, rivelando su di esso solo due lancette che terminano in piccoli teschi. Dipendentemente dalla posizione delle lancette, si può vedere quanto manca alla prossima morte di cui deve raccogliere l’anima. Quando entrambe le lancette puntano in alto, l’orologio emette un piccolo "ding", e qualcuno perde la vita

CARATTERE E ATTEGGIAMENTO:
Essendo passati molti secoli dalla sua vita umana, non porta con sé nessun comportamento tipico dei viventi. Tende a stare spesso immobile, anche per lungo tempo, evitando tutti i movimenti non strettamente necessari. Anche il suo volto si mostra spesso duro ed inespressivo, freddo e distaccato. Il tono di voce con cui parla è calmo, lento, solenne, come se stesse dicendo sempre cose importantissime ed avesse tutto il tempo del mondo a disposizione per dirle. il suo modo di parlare è spesso criptico e difficile da decifrare per chi guarda il mondo con gli occhi di un mortale. Prima di parlare, soppesa sempre le sue parole, ma non per questo prova a fare uno sforzo per rendersi facilmente comprensibile. Inoltre, si considera distaccato dal concetto di scorrere del tempo, e lo dimostra nel suo modo di porsi.
Non gli piace quando la gente si dimostra invadente, prova a fare domande circa la propria morte o chiede altre cose inappropriate. Solitamente, si lascia scivolare addosso tutto ciò che lo disturba, mostrandosi del tutto imperturbabile, ma anche la sua pazienza ha un limite, e quando questo limite viene raggiunto, diventa vendicativo e cerca di ottenere l’anima di chi lo ha fatto arrabbiare. Dopotutto, mietere anime è il suo mestiere.
Non ha un minimo di senso dell’umorismo, o almeno non dal punto di vista umano. Potrebbe invece trovare divertenti dei discorsi che i viventi non possono capire, anche se non lo dimostra quasi mai: vedergli fare un sorriso genuino è una cosa alquanto rara. In compenso, è fissato con le regole ed è molto puntiglioso, perciò non è facile sfuggire al suo giudizio. È completamente asessuale, non ricordando affatto cosa sono i sentimenti o il piacere carnale

ABBIGLIAMENTO:
Veste sempre formale, con abiti giacca e cravatta, più o meno con uno stile da circa metà del ’900. Più o meno una volta a secolo rivede il suo modo di vestire, adattandolo maggiormente al periodo storico.
Solitamente si mostra con l’aspetto che aveva nella sua vita umana, ma all’occorrenza può modificare il suo aspetto per far vedere a chi di fronte ciò che lui desidera far vedere