SICK SICK SICK

Nome: Sylwester "Sych" Krasinski


Professione- Dottorando in chimica farmacologica. Assegnista nel campo della ricerca, studio e sperimentazione di farmaci per la cura delle malattie autoimmuni.

Età: 24 anni


DESCRIZIONE FISICA



178, occhi azzurri e capelli rosso-rame ondulati, pelle chiara e lentigginosa, propensa a lividi e scottature.

Soffre della sindrome Sjögren e di alcune patologie ad essa correlate, la Neuromielite Ottica e la Malattia di Von Willebrand acquisita




Ipovedente. L’occhio sinistro ha perso la visione periferica del 80%, il destro circa del 20%.

Per via delle continue infezioni a denti e gengive porta denti finti.


Corporatura per natura leggera, ma soggetta a variazioni di peso a causa delle sue patologie e degli effetti collaterali dei farmaci usati per trattarle nonché dell’uso abbondante di alcolici e caffeina.





Per quanto riguarda il vestiario è piuttosto eclettico ed eccentrico, passando da maglioni multicolore a severi completi giacca e cravatta a seconda dell’umore e delle circostanze.

Spesso indossa occhiali da sole.

CARATTERE


GUTTA CAVAT LAPIDEM

Introverso, senza essere asociale, dotato della capacità di rimanere in apparenza calmo sotto pressione, è tuttavia più emotivo di quanto potrebbe sembrare in apparenza. Le sue emozioni, positive e negative, vengono canalizzate ossessivamente in uno scopo prefissato, giungendo a trascurarne l’espressione, oltre che il cibo e il sonno, in proseguimento di un’ideale più alto.

Disperando in una guarigione per sé, applica il poco di energie che gli rimangono, automedicandosi anche con sostanze illegali e alcol, oltre che con i medicinali prescritti, in vista di un futuro che vorrebbe migliore per altre persone in sofferenza.

Questo idealismo e propensione all’autosacrificio può sconfinare oltre che, come detto, nell’autodistruzione, in atteggiamenti passivi-aggressivi da martire dotato al supplizio. In lui vi è un certo egocentrismo, se non proprio narcisismo, che lo porta a credere, non del tutto a torto, di essere spesso più intelligente e moralmente superiore a coloro coi quali interloquisce.



Se messo davvero alle strette può essere travolto da attacchi d’ira repressa, che esplodono silenziosi e distruttivi.


Nonostante tutto non è privo di una quieta ironia e di senso dell’umorismo.

STORIA

CHEMICAL WARRIOR

Nasce il 9 di novembre (Scorpione ascendente Gemelli, Luna in Acquario) in una casetta nei boschi del New England da un eccentrico professore di antropologia culturale, Albert, polacco di seconda generazione e dalla naturalista Mariam Scott.

La passione dei due studiosi si consuma tra scenari che paiono quasi incantati. Dopo un anno d’idillio Mariam lascia Albert col bambino di pochi mesi, Sylwester, così chiamato in onore dei boschi nei quali è nato.

Albert lo cresce al limitare delle foreste del New England, quasi in isolamento, per i primi anni per poi decidere di tornare alla civiltà dopo aver incontrato Margaret Milligan, una fotografa.

Sylwester all’inizio non sembra adattarsi al caos e ai ritmi della metropoli, sentendosi strano e isolato e incapace di formare legami.

Si butta nello studio, vincendo premi e borse di studio, in scienze e storia.

All’inizio delle superiori, ad un corso avanzato di biologia, conosce Steve O’Rourke che diventerà il suo migliore amico.

I due, come molti adolescenti, si danno all’uso di alcolici e stupefacenti, al vandalismo e a piccoli furti. Benché i voti di Sych o Sychno, come viene conosciuto in quegli anni, rimangano più che decenti, il rapporto con la famiglia ne risente.

A 18 anni, poco dopo essersi iscritto alla NYU, s’innamora di una ragazza, Fran che ricambia il suo affetto ma, purtroppo ha sentimenti, ricambiatissimi, anche per Steve. Con quello che ritiene un grande "spirito di sacrificio" Sych concede ai due di coronare il loro amore, sparendo dalla vista per anni prima di rifarsi vivo, sporadicamente, in condizioni rese precarie dall’utilizzo di stimolanti, antidolorifici e alcolici per controllare i sintomi della malattia autoimmune che ancora non sa di avere.

Steve, per motivi diversi, non si trova a stare molto meglio e sebbene Sych voglia (Fran a questo punto se n’è andata) rievocare i bei tempi con l’amico si rende conto di alimentarne solamente le problematiche con le sue. Fugge di nuovo, di nuovo convinto di aver fatto qualcosa di buono e saggio, benché doloroso.

Si laurea in biochimica e inizia a lavorare come assistente in un laboratorio specializzato in analisi del sangue. E’ lì che scopre, grazie ad un conoscente, di avere la sindrome di Sjorgen. Inizia a prendere le medicine richieste per trattare la patologia, ma lo stato piuttosto avanzato, la salute cagionevole in partenza, e lo stile di vita, peggiorano invece di migliorare la situazione.

Una degenerazione ottica lo rende quasi cieco.

A 23 anni un’ennesima complicazione: la malattia di Von Willebrand acquisita.

Dopo qualche tempo di prostrazione fisica e depressione mentale, torna alla carica, al lavoro, decidendo che se deve consumarsi come una candela almeno darà luce anche ad altri.