Era di per sé una persona complicata.
Complicata nei gesti, nei ragionamenti, nel dire parole, perfino nell’abbracciare. Era una di quelle persone che, a vederla, sembrava aver lottato contro qualcosa fino a un momento prima e ora, ora voleva solo restare in piedi pur essendo persa. Era una di quelle persone complesse nel sorridere, sempre con i piedi per terra ma con testa e cuore altrove. Complicata perché non vedeva solo un colore, ma tutte le sfumature, complessa perché non sapeva accontentarsi. Perché aveva gli occhi vestiti di anima e la pelle ruvida, ma sulle sue mani scivolavano lo stesso carezze.