Klaus nasce con nome Niklaus il primo dicembre del 954 d.C. in un villaggio abitato da licantropi. Trascorre un’infanzia estremamente dura, picchiato dal patrigno Mikael, che lo ritiene debole e inutile. La famiglia vive in armonia con i licantropi, fino a quando il più piccolo dei suoi fratelli, Henrik, non muore ucciso da un lupo. Sua madre Esther allora, una strega, trasforma la famiglia in una nuova specie in grado di resistere ai licantropi: diventano così i primi vampiri, gli Originali. Condannato ad uccidere per nutrirsi, Klaus devasta il villaggio e, quando uccide per la prima volta, si scopre che è un figlio illegittimo e che il suo vero padre è il licantropo Ansel: questo lo rende un ibrido. Venuto fuori il tradimento, Mikael stermina Ansel e tutta la sua famiglia, provocando così l’inizio della guerra tra vampiri e licantropi che si perpetuerà nei secoli. Esther, dopo averlo rinnegato come figlio, lo maledice addormentando la sua natura di lupo mannaro e Klaus la uccide per vendetta. Per non essere abbandonato dai suoi fratelli, il giovane accusa il padre del matricidio e insieme decidono di fuggire. Così Mikael, che ha conservato l’unica arma capace di uccidere un Originale, un paletto di quercia bianca, inizia a dargli la caccia. Giunti in Francia, i cinque fratelli si fingono figli di un amico del conte de Martel, ottenendo di vivere nella sua dimora. Qui Klaus si innamora, ricambiato, della figlia del conte, Aurora, e le confessa la verità sulla morte di sua madre. Elijah scopre la verità su Esther e così, per vendicarsi, costringe Aurora a spezzare il cuore di Klaus. Questi, devastato, si abbandona ai suoi istinti di vampiro e diventa sadico, paranoico, geloso e intollerante, nonché privo di ogni fiducia verso l’amore che non provenga dalla famiglia. Impossessatosi di alcuni pugnali d’argento che uccidono temporaneamente gli Originali fino alla loro estrazione, Klaus li usa ripetutamente nel corso dei secoli per punire i suoi fratelli quando lo deludono. Nel XVIII secolo, Klaus e i suoi fratelli giungono a New Orleans e contribuiscono a trasformarla in una città fiorente. Il padre, grazie all’aiuto di ribelli, scopre la posizione del figliastro e lo raggiunge, fallendo miseramente nella sua missione perché è Klaus che riesce ad ucciderlo col paletto di quercia bianca che avrebbe dovuto trafiggere il suo, di cuore. Superato questo grande ostacolo, nel 1919 Niklaus comanda ormai New Orleans, ha trovato la pace ed una vera casa.

È un sociopatico, affetto da una mente squilibrata e la linea che divide la sua malvagità dalla follia è molto sottile. Per lui non esiste il confine tra giusto e sbagliato. Quando gli viene fatta pressione, diventa subito molto serio e ricorda a tutti la sua età veneranda. È possessivo, egoista, assetato di qualsiasi cosa, non solo di sangue. Ha molto carisma e la sua figura sprigiona solennità. Le sue cattive azioni sono sempre sottolineate da una vena di ironia; cambia umore molto velocemente ed in modo imprevedibile. Nonostante l’incostanza del suo comportamento, è un assassino metodico e paziente, in grado di elaborare piani efficaci. Crede in un’unica forma di amore: quello verso la famiglia. Si allontana da qualsiasi altra forma di affetto, se non quello carnale. È una persona difficile ed imprevedibile, che non si lascia soggiogare da nessuno. Ma come tutti gli uomini, umani e non, anche lui ha i suoi momenti di sconforto che tende a reprimere andando a caccia. Adora uccidere, gli piace il sapore del liquido rosso più di ogni altra cosa al mondo e, soprattutto, brama vedere i volti delle persone a cui strappa la vita spegnersi lentamente. Sadico e sfacciato, il suo sarcasmo pungente lo rende ancora più insopportabile.