Helena era un mistero, era impossibile dire cosa sapesse o non sapesse, e vederla uccidere faceva rabbrividire. Come se ci fossero due persone in lei, due donne diversissime ma indispensabili l’una a l’altra per andare avanti in quel mondo che cosi tanto l’aveva ferita e disgustata. Una parte di lei era nobile, virtuosa e distinta, il suo modo di fare raffinato la rendevano ancora più affascinate, ma in lei c’è anche una parte irrazionale e crudele che brava il sangue, sadica e volubile come un moderna regina rossa, folle e sensuale, trasformandola nella squartatrice che terrorizzo più volte le città umane. Apparentemente indifferente a coloro che la circondano nasconde i demoni che corrodono la sua anima ogni secondo mentre la follia cerca di prendere il sopravvento sull’umanità dei valori a cui si lega disperatamente. Anche se sembra una donna molto forte e gelida è in realtà facile infastidirla soprattutto se si toccano le poche persone a cui lei tiene, come sua sorella e una strega speciale.

Lord Lucian, era magnetico; un animo spezzato che ancora si struggeva per l’unica cosa che ancora non poteva avere. Quello che può succedere a due anime straziate quando si incontrano forse è anche troppo prevedibile. La prima volta che vidi i suoi occhi fu come se sentissi della mia anima la stessa combustione di un fiammifero che viene accesso. Quella sera ci fissammo solamente, come due fiere che studiano il nemico prima di attaccare, ma era già chiaro ad entrambi: dentro il suo sorriso impertinente c’era quello che stavo cercando. Ben presto quel prestante immortale divenne la mia guida attraverso lo spazio, il tempo e persino attraverso il dono oscuro. Lui sapeva saziare la mia incontenibile sete di conoscenza e il mio desiderio di bellezza e arte, mostrandomi la notte in un modo ancora nuovo, come non credevo potesse mai essere vista. Diventammo ben presto l’una il rifugio per l’altro, girammo il mondo fino, vivendo diverse vite, e con un certo gusto sanguinario che ci accomunava, tutto sembrava così perfetto da essere quasi scontato per me che, ingenua, non avevo ancora imparato la lezione più importante: nulla è eterno. Trovammo Gwen, moribonda e piena di sangue in una fredda notte di Gennaio, sembrava così candida mentre Lucian le dava una nuova vita. All’epoca non pensavo che sarebbe stato il più grande errore che potessimo fare, lei divento ossessionata da noi e quando il mio maestro la cacciò si vendicò, portandolo alla morte. Il mio maestro, l’uomo che mi aveva dato finalmente uno scopo e la pace che avevo cercato da sempre, non c’era più e il mondo aveva perso per sempre memorie di uno dei più grandi uomini che l’avevano abitato.