Nome: Shail
Cognome: Brownrain
Razza: Demone
Altezza: 1.74
Storia:
Fin da piccolo, pur vivendo nel mondo demoniaco, aveva potuto vivere gli anni più belli della sua vita assieme ai propri genitori, alla propria sorella minore e al proprio fratello maggiore.
Il proprio padre e la propria madre erano dei demoni molto potenti e rispettati, conosciuti sia nel loro mondo d’appartenenza e sia nel mondo umano.
Shial era molto legato alla propria famiglia e come suo punto di riferimento era il proprio fratello maggiore che stava dando grandi soddisfazioni delle sue abilità ai propri genitori.
Molte volte erano loro tre a difendere i membri più deboli della famiglia, ossia Shial e Mylia la propria sorellina, dai demoni che attaccavano con l’intento di uccidere quest’ultimi per evitare di sentirsi ancora più minacciati da questa famiglia.
Shial non aveva mai compreso il motivo per cui si sentivano così minacciati dai propri genitori e dal proprio fratello Reym, forse gli nascondevano qualcosa ma non aveva mai chiesto nulla, probabilmente non era necessario che sapesse cosa facessero in realtà.
Di natura era sempre stato ingenuo e ben diverso dal resto della famiglia, perciò avevano preferito escluderlo ma così facendo, avevano fatto crescere in lui la voglia di cambiare.
Non voleva più essere un peso e dipendere da loro perciò iniziò ad allenarsi duramente tutti i giorni, senza sosta.
Non faceva alcuna pausa e il suo corpo purtroppo ne risentiva e capitava che crollasse a terra, sfinito.
All’età di 93 anni, il giovane demone, aveva dovuto assistere a una grande battaglia nel mondo dei demoni che causò la scomparsa dei propri genitori.
In quel conflitto, la propria madre e il proprio padre avevano ordinato a Reym di portare via Shial e Mylia, in un posto sicuro.
Tutti e tre non volevano lasciare combattere da soli i propri genitori ma se fosse accaduto il peggio almeno loro sarebbero sopravvissuti, se avessero partecipato magari sarebbero morti e non volevano questo per i loro figli.
Durante la loro fuga però vennero inseguiti da demoni che probabilmente avevano previsto una mossa simile, e Reym cercò di scacciarli ma erano in troppi.
Così ci fu la grande opportunità di Shail nel far vedere al proprio fratello maggiore quanto fosse diventato forte grazie a tutti quei duri allenamenti che si era sottoposto negli ultimi anni.
Diede grandi dimostrazioni a Reym che era sempre stato per lui un proprio punto di riferimento, tuttavia per proteggere la sorella le fece da scudo quando uno dei demoni lasciò un potente attacco e ne rimase gravemente ferito.
Per il dolore e il troppo sangue perso svenne e Reym diede tutto se stesso per evitare che uccidessero gli ultimi membri della propria famiglia, era convinto che Shail non sarebbe morto e che purtroppo i propri genitori non c’è l’avevano fatta.
Da quel giorno, passarono settimane e quando Shail si risvegliò si ritrovò da solo senza la propria sorella e il proprio fratello al proprio fianco.
Non fu una tragedia per lui, dato che si accorse di non ricordare assolutamente nulla della propria famiglia e di quella battaglia, ricordava solo il proprio nome.
Le proprie ferite erano guarite del tutto e questo perché era un demone e di conseguenza a guarire non ci metteva molto, tuttavia aveva subito un trauma e così era riuscito a svegliarsi settimane dopo dall’accaduto.
Senza una casa e senza una destinazione precisa, vagò per diversi anni nelle terre del mondo demoniaco ad uccidere suoi simili e alla ricerca dei propri ricordi.
Carattere:
Shial prima dell’attacco subito alla propria famiglia, era un demone dal carattere stranamente socievole e solare, sembrava quasi un umano da come si comportava. Era sempre gentile e dolce, a tal punto da essere ingenuo e non adatto ad un mondo pieno di demoni temibili e senza scrupoli. Tuttavia dopo quella tragedia, aveva sviluppato un carattere opposto a quello che aveva avuto fino a non molto tempo fa. Era diventato poco socievole, smise di sorridere e non fu più in grado di fidarsi di qualcuno. Probabilmente era la conseguenza di ciò che aveva vissuto, nonostante ciò in cuore suo desiderava avere qualcuno che potesse aiutarlo a cambiare, magari a ritornare come prima.
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