HOME   ||   CHI SIAMO   ||   COME RUOLARE   ||   GIOCHI DI RUOLO    REGISTRATI!
ROLENET
Il Social Network dei Giochi di Ruolo

ROLENET
L'esclusivo social network per i GDR
  

529
Visite

11
Voti
Avvia

Role
Messaggio privato
+ Aggiungi amico
Sei amico
princeofyouth.
♂ Grado Ruolante


Chi vuol essere lieto sia, di domani non v’è certezza.

GDR: Crown of Avalon (gestione crownofavalon)

Categoria: ✦ Hunter

Prestavolto: James Bradley

Status: L’innamorato di mysteryoflove.

Casa: Famiglia "The Crowns Game"



Giuliano era uno dei nipoti di Cosimo De Medici insieme al fratello Lorenzo e alla sorella Bianca.
L’occasione della giostra di piazza Santa Croce fu però uno degli eventi più importanti per la visibilità pubblica di Giuliano che venne definitivamente consacrato al fianco del fratello come una delle personalità più influenti di Firenze. Per l’occasione egli aveva cavalcato un destriero appositamente giunto dalla corte di Napoli; cavallo e cavaliere erano bardati "d’adornamenti e di gioie il valsente più di 60.000 fiorini".
Lo stendardo che lo precedette nella competizione, dipinto forse dal Botticelli, rappresentava una donna armata di lancia con in mano uno scudo con impresso il volto della Medusa ed in testa un elmo, la quale poggiava i piedi su un ramo d’ulivo ardente. Il motto sottostante era scritto in francese: La sans par (soprannome con cui era nota la Vespucci). Accanto alla donna si trovava Cupido con l’arco spezzato e incatenato ad un tronco d’ulivo, mentre la figura femminile era in armi come allusione alla castità dell’amata che rifiuta di concedersi all’amore.
Giuliano

De’ Medici

Aveva sempre detestato l’inverno. Il cielo costantemente cupo lo rendeva triste, malinconico, sebbene non lo desse certo a vedere. Agli occhi di tutti lui era sempre stato la perfetta antitesi di suo fratello, che con il suo sguardo spesso corrucciato sembrava sempre contemplare verità sconosciute ai suoi simili. Anche lui, Giuliano, spesso si sentiva oppresso, schiacciato da preoccupazioni più o meno futili. Ma il suo viso non tradiva mai le sue emozioni: era diventato un maestro a nascondere agli altri le tempeste che lo laceravano nel profondo. Nessuno, nemmeno un uomo acuto come suo fratello riusciva tuttavia a indovinare cosa gli passasse nella mente. C’era solo una persona che lo aveva stupito a tal proposito, riuscendo a fiutare anche la minima ombra di un pensiero negativo dietro quel sorriso sornione che amava indossare a guisa di maschera.

« He delighted in music and in poetry, particularly in that of his native tongue, which he cultivated with success; and by his generosity and urbanity gained, in a great degree, the affections of the populace, to which it is probable his fondness for public exhibitions not a little contributed. »








Julihel

Heaven’s warrior




Angel - Since 1478


«Ivi tutto ripien di meraviglia pur della ninfa mira la figura: parli che dal bel viso e da’ begli occhi una nuova dolcezza al cor gli fiocchi. Candida è ella, e candida la vesta, ma pur di rose e fior dipinta e d’erba; lo inanellato crin dall’aurea testa scende in la fronte umilmente superba. Rideli a torno tutta la foresta; e quanto può suo cure disacerba; nell’atto regalmente è mansueta, e pur col ciglio le tempeste acqueta. Folgoron gli occhi d’un dolce sereno, ove sue face tien Cupido ascose; l’aier d’intorno si fa tutto ameno ovunque gira le luce amorose. Di celeste letizia il volto ha pieno, dolce dipinto di ligustri e rose; ogni aura tace al suo parlar divino, e canta ogni augelletto in suo latino. Con lei sen va Onestate umile e piana che d’ogni chiuso cor volge la chiave; con lei va Gentilezza in vista umana, e da lei impara il dolce andar soave. Ell’era assisa sovra la verdura, allegra, e ghirlandetta avea contesta di quanti fior creassi mai natura, de’ quai tutta dipinta era sua vesta. E come prima al gioven puose cura, alquanto paurosa alzò la testa; poi colla bianca man ripreso il lembo, levossi in piè con di fior pieno un grembo.».




Quando posò gli occhi su di lei, quel giorno, ogni sua preoccupazione venne sostituita da un’incontenibile gioia. Fu come se un sole gli si irradiasse nel petto, come se il suo cuore fosse stato sostituito da una fiamma viva ed inestinguibile. Era quello l’amore?




 

 

 

ROLENET image host SU DI NOI

  • Chi siamo
  • Come giocare
  • I nostri giochi di ruolo
  • image host SU MISURA DI GDR

  • Non ho mai ruolato
  • Le ruolate
  • CREA un tuo gdr
  • Accedi

    oppure

    Registrati


    © Rolenet 2013-